Olio – Dieta & Salute

OLIO E DIETA

L’olio di Oliva rappresenta uno dei costituenti più importanti della dieta mediterranea e negli ultimi decenni numerosi studi scientifici hanno dimostrato che è uno dei principali fattori protettivi nei confronti di diverse patologie tra cui quelle cardiovascolari.

L’effetto benefico dell’olio di Oliva è attribuibile alla particolare composizione chimica, con preponderante concentrazione di acidi grassi monoinsaturi e un perfetto equilibrio di polinsaturi, oltre al discreto contenuto di vitamina E e alla presenza di composti minori quali polifenoli.

OLIO E SALUTE

l’olio di oliva:

protegge cuore e arterie

rallenta l’invecchiamento cerebrale

abbassa il livello di colesterolo “cattivo” (LDL) e incrementa il colesterolo “buono” (HDL)

è ricco di acidi grassi monoinsaturi

COMPOSIZIONE CHIMICA DELL’OLIO

frazione saponificatile (98-99%)

trigliceridi 97-98%

digliceridi 2-3%

monogliceridi 0.1-0.2%

frazione insaponificabile (1-2%)

costituenti minori che comprendono più di 200 sostanze tra cui i composti fenolici.

Un occhio di merito va all’oleocantale, composto fenolico naturale che si trova esclusivamente nell’olio extra vergine d’oliva ed è la sostanza principale responsabile del suo sapore piccante. Studi recenti indicano che agirebbe come i comuni antinfiammatori.

CLASSIFICAZIONE DEGLI OLI

OLIO VERGINE D’OLIVA (ottenuto solo con processi fisico-meccanici)

-olio extra vergine d’oliva: olio d’oliva vergine la cui acidità libera espressa in acido oleico è compresa tra 0.2-0.8 g su 100g

-olio di oliva vergine: olio d’oliva vergine la cui acidità libera espressa in acido oleico è al massimo di 2g per 100g

-olio d’oliva lampante: olio d’oliva vergine la cui acidità espressa in acido epico è superiore a 3.3g per 100g

– olio di oliva raffinato (ottenuto con processo chimico che modifica le caratteristiche del prodotto)

– olio di sansa (ottenuto mediante trattamenti con solventi chimici)

CLASSIFICAZIONE DELL’OLIO

Come si può classificare un buon olio d’oliva? Possiamo aiutarci attraverso il metodo del sommelier.

Prima di tutto si deve suddividere l’assaggio in 3 fasi principali:

ESAME VISIVO

Si classifica:

-COLORE (non significativo per la qualità)

giallo: dorato, dorato verde

verde: oliva, prato

ASPETTO

torbido, limpido, brillante

ESAME OLFATTIVO

versare una piccola quantità d’olio in un bicchiere, riscaldarlo per portarlo ad una temperatura vicina ai 27° e infine inspirare.

TIPOLOGIE DI OLI (post esame olfattivo)

In base alle degustazioni possiamo stabilire delle macrocategorie:

Tendenza dolce e leggero

fruttato medio

equilibrato: giusto rapporto tra fruttato amaro e piccante

intensamente piccante e amaro.

ANALISI SENSORIALE

Classificazione degli oli in base al gusto ricordato:

fruttato fresco: mela, banana, oliva

agrumato: arancia, limone, mandarino

fruttato secco: mandorla, noce, pinolo

floreale: rosa, trifoglio, rosso, lavanda

erbaceo: erba tagliata, menta, alloro, basilico, timo

vegetale: carciofo, cardo, pomodoro

balsamico: resina, ginepro, ambra

speziato: cannella, pepe, vaniglia

ESAME GUSTATIVO

Assaggiare una piccola quantità d’olio e tenerlo in bocca per percepire al meglio il gusto di amaro e poi piccante.

Da classificare in seguito:

GUSTO: amaro, piccante, dolce, delicato

CHIUSURA DI BOCCA: elegante, pieno, netto, spento, fresco.

REGOLE DI CONSERVAZIONE

Temperatura ottimale 15 – 20°C

Al riparo da fonti di luce

Tenere l’olio possibilmente lontano da altri liquidi (vino, aceto)

Il calore accelera i fenomeni spontanei di ossidazione, diminuendone la naturale conservazione.

Le bottiglie di vetro trasparente aumentano drasticamente i rischi legati all’azione della luce; meglio, quindi, scegliere lattine o bottiglie di vetro scuro e conservarle al buio.

Non lavare il contenitore per l’olio con agenti aggressivi, possibilmente solo con l’uso di acqua calda.